Dear …
Qui da noi, nei secoli passati, il proprietario terriero aveva il titolo di "Signore” e nel medio evo erano pochissimi, proprietari di grandi appezzamenti ricevuti dal Re, dall'Imperatore o dalla Chiesa, sui quali costruivano i loro castelli ed altre indispensabili fortificazioni. Erano tempi bui e sono durati fin quasi alla rivoluzione industriale, che ha stravolto il sistema economico occidentale.
Da allora fino a giorni nostri abbiamo assistito al depauperamento progressivo della nobiltà ed ora il titolo di signore/signora è universalmente attribuito a tutti indistintamente. Dalla famiglia mi è quindi giunto ben poco dei titoli secolari originali, fatto salvo il cavalierato di mio padre che dovrebbe comunque spettarmi alla sua dipartita, in quanto primogenito.
Nell'attesa, ho acquistato un paio di lotti in Scozia e ottenuto, in virtù della loro legge tutt'ora in vigore, il titolo di Lord che ne consegue.
Gli inglesi sono tradizionalisti e gli scozzesi ancora di più e la norma che attribuisce il titolo a chi ha della terra è tutt'ora in vigore, Lord per gli uomini e Lady per le donne.
Siccome sono pignolo e grazie a una azienda scozzese che fa consulenza a riguardo e mi ha aiutato, ho acquistato un lotto col mio nome di battesimo e uno, piccolino ma sufficiente, intestandolo al mio nome d'arte.
Il primo resterà in eredità ai miei figli, il secondo perirà con McMüller, e va bene così. Non per niente ho stabilito che tutte le mie opere invendute vengano distrutte alla mia morte: i collezionisti non le hanno comprate mentre ero vivo non devono poterci speculare sopra quando non ci sarò più.
Quindi, chi mi dà dello sbruffone adducendomi il dolo secondo il quale sbandiereri un titolo autoproclamato è pregato di ricredersi e rimangiarsi ciò che ha detto.
A sua smentita pubblico il proclama e la dichiarazione nelle immagini a latere. State quindi sereni: se firmo le mie e-mail come Lord McMüller è perché ho titolo per farlo.